Questo sito fa uso di cookies tecnici e/o di terze parti per migliorare la tua navigazione. Chiudendo questo banner ne accetti l'utilizzo. Informativa. Acconsenti


Home | Viaggi | Asia centrale e subcontinente indiano | Mysore e il festival di Dussehra - Karnataka ed Orissa


Mysore e il festival di Dussehra - Karnataka ed Orissa
(Durata: 28 giorni) Cod. VL204

INDIA

Mysore e il festival di Dussehra - Karnataka ed Orissa

Mysore e il festival di Dussehra - Karnataka ed Orissa

Descrizione

Durata: 28 giorni

INDIA

Dettagli:

1° giorno
Italia/Bangalore
Partenza dall’Italia con volo di linea per Bangalore.

2° giorno
Bangalore/Mysore  (140 KM)
Ore 00.15 arrivo previsto a Bangalore, formalità di ingresso, incontro con il nostro incaricato e trasferimento in hotel. Sistemazione nella camera riservata e tempo per il riposo. Prima colazione e in mattinata incontro con la guida per un giro città: Si visita Lall Bagh, il giardino botanico voluto da Tipu Sultan e dal padre nel XVIII sec con molte varietà di alberi antichi, fontane, terrazze e una collezione di erbe tropicali. Segue la visita al Bull Temple dedicato al toro, il veicolo di lord Shiva; sosta fotografica presso Vidhan Soudha  il Palazzo della Legislatura, Cubbon Park e proseguimento per Mysore. Arrivo e sistemazione nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
         
Bangalore, capitale dello stato di Karnataka, è chiamata la città giardino per i suoi numerosi parchi e giardini e un clima particolarmente mite. Grazie a questa particolare condizione la città ha avuto sempre una qualità della vita elevata e ha dedicato molta attenzione all’ educazione e alla cultura attirando talenti da tutto il paese e l’installarsi di industrie innovative. Nell’ultimo decennio é divenuta la Silicon Valley dell’India con la massima concentrazione di industrie d’avanguardia e la creazione di scuole e università di eccellenza.
Mysore è famosa per il suo palazzo reale ubicato nel cuore della città. Magnifico e stupefacente soprattutto quando viene illuminato con 96.000 luci la Domenica, le Feste Nazionali e durante i 10 giorni di Dasara quando la famiglia reale ritorna a palazzo per le celebrazioni religiose pubbliche e  private.
L’odierno edificio a tre piani è stato terminato nel 1912, commissionato dal 24° Maharaja Wodeyar, è opera dell’architetto inglese Henry Irwin e rappresenta un interessante esempio di architettura combinata con l’esterno in stile indosaraceno e gli interni in puro stile hindu. Ingloba  resti di edifici reali delle prime dinastie in parte ancora esistenti, realizzati tra il  1399 e il 1610  quando i Signori Wodeyar spostarono la capitale nella vicina  località fortificata di Srirangapatna per motivi strategici, e la grande  fortezza del ‘700 quando la famiglia reale fece ritorno in città.  Durante i dieci giorni di Dasara è possibile visitare la sala del trono a forma di elefante in oro massiccio, chiusa durante il resto dell’anno.
Il palazzo è la residenza ufficiale della famiglia Wodeyar, che vive altrove e ha trasformato il palazzo in Museo. Vi ritorna nelle occasioni ufficiali e durante le festività di Dasara per praticare il culto ancestrale.
Orario delle visite: tutti i giorni dalle 10 alle 17.30 
Per la visita é necessario togliersi le scarpe che si lasciano all’ingresso
E’ proibito fotografare all’interno del palazzo
 
3° giorno
Mysore
Prima colazione e giornata intera dedicata a Dasara o Dussehra nel  giorno  di Vijayadashami.
Il festival avviene secondo il calendario lunare tra settembre e ottobre alla fine del raccolto e durante questo periodo le case, i negozi e i monumenti sono decorati e illuminati. E’ il momento migliore dell’anno per visitare il palazzo reale illuminato a festa, ridondante di colori e avvolto nei rituali,  inni sacri e canti eseguiti dai membri della famiglia reale.
Dasara “Durga Puja” o Dussehra è il più famoso festival del Karnataka e dell’India, noto per le sue celebrazioni giubilanti , elaborate e  le grandi cascate di fiori.
L’attuale Maharaja Srikantadatta Narasimharaja Wodeyar presiede questa antica tradizione reale che ha avuto origine nel 15° sec e non si è mai interrotta.
E’ la celebrazione del bene sul male e durante i dieci giorni ci sono alcuni giorni molto  propizi.
Tocca alla coppia reale dare inizio a Dasara con una particolare  Puja,  cerimonia religiosa, alla dea Chamundeshwari nel tempio di Chamund cui fa seguito a palazzo un grande  Durbar,  l’assemblea reale. Il nono giorno Mahanavami è di buon auspicio e si pratica il culto della spada reale  che viene portata in processione seguita da  elefanti bardati, cammelli e cavalli.
Il decimo giorno Vijayadasham è il giorno più propizio, è il giorno in cui secondo la leggenda la divinità induista Chamundeshwari (Durga) uccise il démone Mahishasura da cui deriva il nome della città.
E’ il giorno più importante perché si porta in processione il simbolo della dea Chamundeshwari. All’interno del palazzo la dea riceve il culto da parte della coppia reale, viene posta su una base d’oro massiccio sul dorso di un elefante decorato ed esce da palazzo seguita da elefanti, cammelli e cavalli, bande musicali, figuranti e cascate di fiori e portata in processione  attraverso le vie della città. 
Pernottamento in hotel.
 
4° giorno
Mysore e Somnathpur  (33 Km)
Dopo la prima colazione partenza per  la visita di Somnathpur  e il tempio Keshava costruito nel 1268 durante l’epoca d’oro del regno Hoysala. Si tratta di un edificio incredibilmente bello e incontaminato, costruito a forma di stella con le mura ricoperte di magnifiche sculture in pietra rappresentanti scene di epiche hindu; é l’unico tempio che è stato terminato tra gli 80 templi costruiti nella regione di Mysore, con l’autografo degli scultori in calce alla loro opera, particolare assolutamente raro in quei tempi. Costruito nel 1268 è posto su una base cesellata e sormontata da tre torri piramidali vimanas ricoperte di sculture. Il tempio é circondato da un colorato mercato di frutta e verdura. Segue la visita della città di Mysore iniziando dal  maestoso Tipu Sultan’s Palace costruito in stile indosaraceno, é sede della  potente Famiglia Wodeyar, ora convertito in Museo. Segue la visita a Chamundi Hills dove si trova il famoso tempio dedicato alla Goddess Chamundeshwari, la divinità protettrice dei Wodeyar. A metà strada per il tempio si trove un grande Toro Nandi ricavato da un unico masso e decorato con ghirlande e campanelli decorativi. Il tempio è famoso per la colossale gopuram torre  piramidale e l’imponente statua di Mahishasura. Segue una passeggiata attraverso i Brindavan Gardens particolarmente suggestivi alla sera con le fontane musicali, luci e colori.
Pernottamento in hotel.
 
5° giorno
Mysore/Hassan  120 Km exc a Belur e Halebid
Prima colazione e partenza per Hassan (3hr ca ) arrivo e sistemazione nella camera riservata. Trasferimento a Belur e Halebid per la visita ai templi Hoysala (XII sec.) che rivaleggiano con i templi di Khajuraho per i dettagli decorativi. Chiamata Dakshin Varanasi o Varanasi del Sud, è stata la capitale dell’impero Hoysala. A 35 Km di distanza il tempio Chennakeshava a Belur rappresenta un magnifico esempio di architettura Hoysala; é stato costruito nel XII sec da re Vishnuvardhana per commemorare la sua vittoria sul Viceré di Talakadu. La leggenda narra che trascorsero 103 anni per completare l’opera da parte del pronipote. La facciata del tempio è ornata in tutti i suoi spazi con fregi e sculture che rappresentano animali, episodi epiche indiane e danzatrici. L’interno del tempio è contraddistinto da colonne finemente scolpite. La vicina cittadina di Halebid è ubicata in un fertile paesaggio agricolo circondato da colline; è stata capitale degli Hoysala nel XII e XIII sec. Entrando in città si sosta per la visita al tempio Hoysaleshwara iniziato nel XII sec. e mai completato. La struttura comprende due templi identici, ognuno con il proprio sancta santorum che si apre su una sala con portico. Le due sale sono collegate per creare uno spazio unico a colonnato. Rientro in hotel.
Pernottamento in hotel.
 
6° giorno
Hassan/Hospet  (280 Km)
Prima colazione e sosta presso il tempio Hassanamba  ubicato in centro città. E’ dedicato ad Amba – Shakti, la divinità più importante del luogo, la peculiarità consiste nel  sancta sanctorum interno che apre una volta all’anno per due settimane  in occasione della festività di Deepavali  ( 5 novembre 2010 corrispondente al nostro Natale). Quando si richiude vengono offerti due sacchi di riso, dei fiori, dell’acqua e una lampada accesa che  rimarrà accesa fino all’anno seguente. Partenza per Hospet,  lungo percorso ( 7 hr ca), l’intrattenimento della giornata è rappresentato da paesaggi rurali. Arrivo a Hospet e sistemazione nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
 
7° giorno 
Hospet  escursione a  Hampi  (15 Km)
Presto il mattino prima colazione e intera giornata dedicata alla visita del vicino sito di Hampi patrimonio UNESCO, antica capitale del regno Vjjayanagar (1336-1646), 26 Kmq di superficie. Hampi rappresenta un viaggio a ritroso nel tempo grazie a questa città testimone della grandeur dell’impero dall’incredibile opulenza e ricchezza ripetutamente narrate dai viaggiatori occidentali. Vi si svolgevano sontuose feste e processioni attraverso magnifici templi: il tempio Vittala è il più famoso, con il suo leggendario carro e le 56 colonne musicali che ancora risuonano di magici suoni, mirabili capolavori in pietra. Massiccio e stupefacente è Mahanavami Dibba dove i sovrani sedevano su troni d’oro incrostati di gemme per assistere alle processioni, i Queen’s Bath, struttura dagli interni riccamente decorati, corridoi ad archi, balconate e fontane a forma di fiore di loto che spruzzavano acqua profumata sulle dame di corte. Nel suo periodo d’oro – XVI sec. rivaleggiava con Roma in quanto a splendore e controllava la maggior parte del territorio dell’India del Sud, ovvero la grande produzione e il  commercio delle spezie .
Pernottamento in hotel.
 
8° giorno
Hospet/Badami (130 Km)
Prima colazione e partenza per Badami, arrivo e sistemazione in camera riservata. Badami: antica capitale dei potenti  re Chalukyas, venne catturata e distrutta dai Pallava per vendicare la sconfitta subita da Pulakesin II. La città venne in seguito catturata dai re Vijayanagar, dagli Adil Shahi, dai Nawab Savanur, dai Maratti e infine dai britannici che la incorporarono  nel Cantonment di Bombay. Il pomeriggio è dedicato alla visita di Badami Caves, ubicate in un luogo pittoresco tra due colline rocciose con belle sculture realizzate sull’arenaria  rossa tra il VI e il VII sec DC. Nel complesso si trova una grotta naturale che ospita  la famosa statua di Nataraja Shiva dalle diciotto braccia che, se osservata da vicino appare con 81 braccia. L’ultima grotta ospita un tempio Jain con le spoglie del 24° profeta,  rappresentato seduto in una posa particolare appoggiato su un grande cuscino. La visita segue ai templi Bhutanatha ubicati ai piedi della collina prospicienti le tranquille acque di un lago dalle proprietà curative.
Pernottamento in hotel.
 
9° giorno  
Badami/Pattadakal/Ailhole/Badami (200 Km)
Dopo la prima colazione partenza per una intera giornata di visita ai siti Chalukyas di Ailhole e  Pattadakal. Ailhole è stata la prima capitale della dinastia Chalukya e ora  pittoresco villaggio situato sulle rive del fiume Malaprabha. Il villaggio è circondato da un centinaio di templi contraddistinti da uno stile architettonico superbo. Guardandosi attorno, l’occhio incontra templi e ancora templi dalle sculture raffinate avvolti in una atmosfera di pace e tranquillità.  La splendida Pattadakal, sito UNESCO e seconda capitale della dinastia Chalukya,  era usata soprattutto in occasione dell’incoronazione dei re. L’architettura é di sperimentazione, realizzata dopo la vittoria sui re Pallava (740-745). 
Pernottamento in hotel.
 
10° giorno 
Badami/Bijapur  (135 Km)
Prima colazione e partenza per Bijapur, arrivo e sistemazione nella camera riservata. Bijapur é stata capitale del  regno  Adil Shahi dal 1489 al 1686, uno dei regni formatisi dopo la caduta del regno dei re mussulmani Bahmani avvenuta nel 1482. L’intero pomeriggio è dedicato alla visita della città circondata da mura fortificate e  fossati al cui interno si trovavano palazzi, giardini e sale delle udienze. Alcuni edifici sono ormai in rovina, altri sono ben conservati come Gagan Mahal che veniva utilizzato come residenza reale e sala per le udienze; Sat Manzil palazzo di sette piani; Jala Manzil delicato padiglione sull’acqua circondato da cortili e giardini segreti. Il monumento più interessante è  il Gol Gumbaz del  XVII sec “cupola rotonda” é la tomba di Mohammed Adil Shah, settimo re della dinastia Adilshahi. E’ la cupola più grande del mondo dopo il cupolone di S. Pietro, realizzata su base quadrata e torri ottagonali di sette piani poste ai quattro angoli. Ne risulta un edificio grazioso, decorato con ricercate sculture a filigrana.
Pernottamento in hotel.
 
11° giorno 
Bijapur/Gulbarga  (145 Km)
Prima colazione e partenza alla volta di Gulbarga. Il sito era un tempo chiamato Kalburgi e assunse importanza nel primo periodo Bahmani. Arrivo e sistemazione nella camera riservata presso l’Hotel Sun International. Nel pomeriggio si visita il Forte edificato nel 1367 da Raja Gulchan e Ala-ud-din Bahmani, dotato di 15 torri e 26 cannoni tra cui uno lungo 8 mt. All’interno si trova una moschea che ricorda la grande  moschea di Cordova..
Pernottamento in hotel.
 
12° giorno
Gulbarga/Bidar     (120 Km)
Prima colazione e partenza per Bidar, arrivo e sistemazione nella camera riservata. La città di Bidar possiede le più interessanti realizzazioni di architettura islamica nel Deccan. Storicamente controllata da dinastie hindu, nel 1324 viene conquistata dal principe Mohammad ibn Tughluq che l’anno seguente diventerà il Sultano di Delhi. Nel 1347  la regione del Deccan viene separata dal Sultanato di Delhi e passa sotto il controllo del principe Ahmad Shah Bahmani della dinastia Bahmani che sposterà la capitale da Gulbarga a Bidar diventando un sultanato indipendente dotato di una possente fortezza e splendidi palazzi. Nel 1657 la città verrà conquistata dall’imperatore Aurangzeb e annessa all’impero Mughal. All’interno della Fortezza si visita il Rangin Mahal “Il palazzo dipinto” per le piastrelle e le decorazioni colorate e il Takht Mahal – la sala del trono e altri palazzi reali.  In città si trova la grande moschea Jama Masjid e la moschea Sola Khamba “delle 16 colonne” espressione dell’architettura bahmani, prive di minareti e cupole colorate. Bidar è famosa per la produzione di oggetti in  metallo damascato
Pernottamento in hotel.
 
13° giorno
Bidar/Hyderabad  (160 Km)
Prima colazione e mattinata dedicata  alla visita del vicino mausoleo jain di Guru Nanak  Jhira e alle tombe reali delle dinastie Bahmani e Badhri Shahi. Partenza per Hyderabad, arrivo e sistemazione nella camera riservata. Hyderabad è la quinta città in India per importanza e richiama molte  immagini di opulenza. E’ famosa per i gioielli in oro e in argento e per lo shopping in generale con i suoi famosi Laad Bazar, Begum Bazar, Sultan Bazar.
Pernottamento in hotel.
 
14° giorno
Hyderabad   - Stato Di Andra Pradesh
Prima colazione e giornata intera dedicata alla visita città, conosciuta come la “Città dei sorrisi, delle luci e dei mille visi, ovvero “la Pearl City” dell’India. Hyderabad ha alle spalle una tradizione storica di 400 colorati anni e rappresenta ora l’India moderna e in continua trasformazione. La visita inizia dal Golconda Fort, uno dei forti più conosciuti in India. Il termine Golconda in lingua Telugu significa la “Collina dei Pastori”. Le origini del forte si ritrovano lontano nel tempo nella dinastia Yadava di Deogiri e dei Kakatiyas di Warangal. Il forte possiede una acustica perfetta, comprende alcuni palazzi e un ingegnoso sistema di distribuzione dell’acqua. Nel pomeriggio si visita Charminar che è il simbolo di Hyderabad, così come lo è il Taj Mahal per Agra. Il fondatore della città Mohamed Quli Qutb Shah fece costruire Charminar nel 1591 nel centro del perimetro originale della città. Si dice che sia stato concepito come portafortuna per allontanare una terribile epidemia. Segue la visita al Museo Salar Jung che ospita una delle più vaste collezioni private di antiquariato appartenute al Mir Yousuf Ali Khan Salar Yung III.  Il pomeriggio termina con una passeggiata attraverso il Laad Bazar famoso e colorato che si snoda tra la città vecchia e Charminar.
Pernottamento in hotel.
 
15° giorno 
Hyderabad/Vishakapatnam- Jeypore (225 km) - Stato Di Orissa
Prima colazione, incontro con il nostro incaricato e trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza con volo di linea con destinazione Vishakapatnam, stato di Andhra Pradesh: un piccolo villaggio di pescatori è divenuto una città importante per la presenza del maggiore cantiere navale indiano. Arrivo previsto alle ore 11.40, incontro con l’autista e proseguimento per Jeypore, stato di Orissa. Arrivo e sistemazione nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
 
Nella lussureggiante area che circonda Jeypore vivono 62 comunità tribali quali: Gonda-Dhruba-Paraja-Koya, agricoltori e abitualmente nomadi. Una visita a Jeypore è occasione per uno sguardo sull’evoluzione dell’uomo prima di essere coinvolto dalla scienza, dallo studio e dal desiderio del lusso. Il valore aggiunto di molte di queste tribù è il loro artigianato di ottima fattura e bellezza. I Gond rappresentano uno dei più importanti popoli primitivi dell’India centrale e hanno un passato e una storia leggendaria.  Nel XIV sec. dC furono  classe dirigente stabilizzata in varie parti dell’India centrale, fondarono piccoli regni e una dinastia Gond, costruirono palazzi, fortezze, cisterne. Furono conquistati e soggiogati dagli eserciti mussulmani nel 1592. Fu una terribile, scioccante carneficina e verso la fine del XVIII sec. le genti Gond sopravvissute ai massacri vivevano rifugiate in aree remote e montagnose, suddivise in molte tribù  praticando il nomadismo alla ricerca del cibo. In passato  erano temuti per i sacrifici umani. Hanno vissuto isolati dalla civiltà fino ai giorni nostri. Gli antropologi indiani e del mondo intero qui svolgono importanti ricerche sull’evoluzione/regressione della specie umana.
 
16° giorno
Jeypore le tribù  Gadaba    (140 Km)                                                                         
Prima colazione e giornata intera dedicata alla visita di villaggi tribali Boro gadaba. Dopo 70 Km si raggiunge l’area del fiume Machkund e i villaggi dei Boro gadaba. I Gadaba sono divisi in tre diverse tribù: i Boro-Gadaba, gli Ollar-Gadaba e i Paranga. Di questi solo i Boro-Gadaba sono rimasti ancorati alle loro tradizioni e ai loro rituali. Oltre a grandi collari di metallo, le donne Boro-Gadaba portano infilati alle orecchie enormi sottili cerchi in bronzo che le rendono facilmente riconoscibili nel mercato di Onkudelli. I Boro-Gadaba erigono al centro dei loro villaggi, sotto un albero frondoso, uno o più menhir  monoliti in memoria dei loro antenati. I morti vengono cremati, tranne alcune ossa che rimangono alla famiglia. Circa dieci giorni dopo la morte si organizza una grande cerimonia alla quale partecipa tutto il villaggio: vengono sacrificati vari bufali ed altri animali e si bevono litri di birra di riso fermentato e liquore. Dopo la cerimonia il defunto ritornerà nella propria famiglia, reincarnandosi nel primo bambino che nascerà. Parlano il dialetto Gutah e i membri di uno stesso clan hanno spesso comportamenti di tipo omosessuale.
Pernottamento in hotel.
 
17° giorno
Jeypore le tribù Bonda e  Dharuva gond ( 240 Km)                 
Prima colazione e partenza per il Mundiguda Bonda Market (70 Km) dove si possono incontrare i Bonda primitivi. L’etnia  Bonda è la  più primitiva dell’Orissa, parla il Remo, una lingua incomprensibile  alle altre tribù e ha una affinità con la lingua parlata dai Munda di origine austro-asiatica. Vengono chiamati il “popolo nudo” perché le donne indossano soltanto una striscia di stoffa intorno ai fianchi, lunghe file di perline e pesanti collari di metallo sul petto. Vivono in aree montagnose e remote, si mantengono  isolati, coltivano il riso in campi terrazzati e allevano mucche e capre. Si possono incontrare solo quando scendono al mercato settimanale che considerano una gita sociale e motivo per celebrare l’incontro con i loro amici consumando parecchio liquore. Proseguimento per il territorio dell’ etnia Dharuva gond che divide lo stesso territorio con i Bonda, parla una variante della lingua Munda e  le donne usano gli stessi ornamenti dei Bonda. I loro villaggi sono governati da un consiglio degli anziani e per tradizione seppelliscono le persone con la carnagione scura.
Pernottamento in hotel.
 
18° giorno 
Jeypore/Rayagada  (130 Km)
Prima colazione e partenza per  Kakriguma  dove i Badaparaja si incontrano per il loro Market settimanale. Soste presso i loro  numerosi villaggi inseriti in un paesaggio molto gradevole e arrivo in serata a Rayagada. Sistemazione nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
 
I Paraja sono suddivisi in due etnie; Bada Paraja e Sana Paraja e dividono il territorio in modo pacifico con altre etnie di razza Bonda.
I Bada Paraja  seguono la tradizione hindu e non mangiano nessun tipo di carne, seguono dei rituali di purificazione  molto elaborati soprattutto quando un animale muore nella loro casa.
I Sana Paraja mangiano tutti i tipi di carne, incluso gli animalo morti in casa.
Entrambi sono di costituzione forte, grandi lavoratori, ben organizzati socialmente e hanno un concetto diverso dai Bonda su come organizzare la disposizione dei villaggi e la loro manutenzione. Per tradizione la sposa deve essere più anziana dello sposo e aiuta nei lavori dei campi e grazie al loro vivere isolato hanno mantenuto integre le loro tradizioni e cultura. Al mercato praticano tuttora la regola del binnimoy protha, il baratto. Sono persone semplici e amichevoli e molto timide, amano moltissimo gli ornamenti che usano in grande quantità. Le donne in genere dipingono e vendono le loro pitture Wasti. Non sono di natura nomade, ma devono spesso spostare i loro villaggi a causa di calamità naturali che si abbattono frequenti nella loro regione  o a causa di attacchi degli animali feroci. Sono suddivisi in clan totemici quali: Bagh tigre Kachim tartaruga Bokda capra Netan cane Gohi lucertola, hanno un profondo rispetto verso il loro animale totem e mai lo ucciderebbero.
Come tutte le etnie fanno un grande uso di alcol durante le celebrazioni rituali e nelle feste di villaggio che sono frequenti.
 
19° giorno
Rayagada e le tribù  Khonda  (130 Km)        
Prima colazione.  La  giornata inizia con un percorso di 65 Km per raggiungere Dukum e il Desia Kondh Market,  segue la visita al villaggio Jhigidi dove gli  artigiani producono i gioielli per i Dongariya Kondha.  In circa  un’ora e mezza di facile cammino si raggiungono le Nyamgiri Hills  e i villaggi dei Dongariya Kondhas.  I Dongariya sono dei gruppi etnici molto primitivi, dediti all’agricoltura con la tecnica del “taglia e brucia”, estremamente  indipendenti, tradizionalisti, aggressivi e testardi nel proteggere gelosamente la loro identità culturale.
Pernottamento in hotel.
 
20° giorno
Rayagada/Bataguda  Eco Camp  (150 K)
Prima colazione e partenza per il Dongariya Khonda Marlet a 50 Km che offre interessanti opportunità per le fotografie. Si vendono i prodotti raccolti nella foresta, tra cui preziose erbe medicinali che interessano molto ai commercianti e in cambio ricevono il necessario per la sopravvivenza. Proseguimento per il Bataguda Ecocamp inserito tra i villaggi dei Maliah Khonda, un sottogruppo dei Khond famosi in passato per i loro truculenti sacrifici umani.  Le donne sono tatuate con motivi artiglio di tigre. Passeggiata tra i villaggi per vedere i pilastri dei sacrifici e le case  contraddistinte dalla particolare  cultura totemica. Sistemazione nel cottage in mattoni, basic e pulito.
Pernottamento in cottage.
 
21° giorno 
Bataguda                                                                        
Prima colazione e intera giornata dedicata al trekking tra i villaggi dei  Maliah Khonda con i loro Pilastri dei sacrifici,  le donne tatuate in un ambiente selvaggio e incontaminato. I sacrifici umani sono stati sostituiti dal sacrificio di bufali.
Rientro al camp, cena e pernottamento.
 
22° giorno
Bataguda/Gopalpur on Sea (200 Km)
Prima colazione e partenza per la base delle colline Belghar per la visita ad alcuni villaggi dei Kutia Khonda. I Kutia Khonda sono un micro sottogruppo dei Khond e vivono esclusivamente tra queste colline. Sono molto docili e praticano lo shahmanesimo; le donne hanno dei piccoli tatuaggi sul viso, vestono molti ornamenti soprattutto attorno alla vita.  Proseguimento verso  la costa e le spiagge del Golfo del Bengala. Arrivo e sistemazione  nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
 
23° giorno 
Gopalpur on the Sea/Puri  (200 Km)
Prima colazione e partenza per il Lago Chilka e Puri. Il lago è a forma di pera, 1100 Kmq di superficie, é il più grande lago di acqua salmastra in tutta l’Asia, connesso al golfo del Bengala e separato dal mare da una barriera di sabbia. Rappresenta un ecosistema unico nel suo genere per la flora e fauna presenti dappertutto nelle acque salmastre. Ospita 151 varietà di uccelli migratori che popolano le isolette durante l’inverno. Partenza in barca per la visita all’isola Nalban, rifugio di uccelli di lunga migrazione e all’isola del tempio Kalijai, dimora della dea Kali circondato da un panorama bellissimo movimentato dall’attività dei pescatori.  Partenza per il villaggio dei pittori di Raghurajpur e proseguimento per Puri dove è prevista la visita al Rempio Jaganath luogo sacro per gli induisti. I non – induisti non hanno accesso all’interno del tempio, pertanto la visita avviene dall’alto dell’ antica biblioteca da cui si gode una vista su tutto il complesso e sulle attività rituali. Camminando lungo le stradine di questa città di pellegrinaggi si ha la sensazione di vivere  nella storia secolare. In serata si visita il villaggio dei pescatori nel momento in cui le barche fanno ritorno a terra. In riva al mare si trova un'altra realtà indiana: il luogo induista per le cremazioni. Sistemazione nella camera riservata.
Pernottamento in hotel.
 
24° giorno
Puri/Konarak/Pipili/Bhubaneshwar  (90 Km)
Prima colazione e partenza per Konarak, visita del Tempio del Sole  conosciuto come la Pagoda Nera, costruita da re Langula Narasimha Deva nel XIII sec dC.  Questo gioiello di architettura e scultura dell’Orissa è semplicemente poesia riportata sulla pietra. Concepito nella forma di un grande carro appoggiato su  dodici coppie di ruote stupendamente decorate e trainato da sette cavalli-spirito, è tratto dalla leggenda del mitico carro del Dio Sole trainato da sette cavalli. Il tempio è unico nel suo genere per stile architettonico e decorativo. Il tempio del  Sole ha smarrito nel tempo molte delle sue strutture originarie a causa del tempo e dell’incuria, ma le strutture esistenti sono un magnifico esempio delle infinite capacità immaginarie degli artisti e del loro tempo e del contributo dato alla cultura Vaisnav.  Il tempio ospita ogni anno nel mese di febbraio un importante festival di danze tradizionali. Proseguimento per Pipili Village famoso per i lavori patchwork e le arti applicate, molto tipiche nell’Orissa.  Arrivo a Bhubaneshwar e sistemazione nella camera riservata presso l’Hotel Mayfair Lagoon e uscita per una prima visita. Bhubaneshwar  possiede alcuni splendidi  templi che datano dal VII sec all’XI sec. dC. sono riuniti attorno allo stagno sacro Bindusagar; dei 7000 templi originari ne restano 500. La visita inizia da Lingaraja Temple, dedicato a Lord Shiva, stupendo e molto frequentato. Costruito nell’XI sec. è decorato con magnifiche sculture su tutta la sua altezza di 54.8 mt e ospita una grande statua di Lord Shiva realizzata in granito. La divinità è lavata ogni giorno con acqua, latte e bhang la marijuana molto apprezzata da Lord Shiva.
Pernottamento in hotel.
 
25° giorno
Bhubaneshwar
Prima colazione e giornata dedicata alla visita città iniziando da Mukteswara Temple del X sec. con decorazioni stupende che rappresentano la  fine del periodo d’oro della costruzione di templi. Accanto si trova il Parsurameswara Temple costruito nel VII sec, é dedicato a Lord Shiva. E’ piccolo, riccamente decorato e molto ben conservato, le sculture rappresentano coppie amorose, motivi floreali e animali. Partenza per la visita alle grotte di  Ratnagiri e Udayagiri..Dopo un breve percorso in auto si raggiunge l’area dei 64  templi yogini. Si tratta di uno dei 4 complessi tantrici dell’India, ubicati nelle risaie nei dintorni del villaggio Hirapur. Il complesso  di templi del II sec BC è stato  realizzato all’epoca  dell’occupazione di jainisti e buddisti. In contrasto con il duro decoro delle grotte jain, le grotte buddhiste sono decorate con bellissimi fregi e sculture. La visita termina con una piacevole passeggiata attraverso le risaie per ammirare la vita tradizionale del villaggio.
Pernottamento in hotel.
 
26° giorno
Bhubaneshwar/Kolkata
Prima colazione e trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza con volo di linea Jet Airways delle ore 08.35 con destinazione Kolkata (Calcutta).Arrivo e trasferimento in hotel, sistemazione nella camera riservata. Visita città. Kolkata, capitale dello stato di West Bengal e capitale culturale e economica dell’India, è una città di tremendi contrasti, un curioso mix di vecchio e nuovo dovuto parzialmente ai residui dell’ epoca feudale, parzialmente all’urbanizzazione selvaggia e parzialmente “non definibile”. E’ una mescolanza di est e ovest, un innesto di città europea imposta nel panorama asiatico che conferisce alla città uno charme particolare misto a una grande confusione ed eccitazione. La città, fondata circa 300 anni fa, non possiede importanti monumenti storici. Probabilmente il sito più antico è rappresentato da Kalighat Temple dal quale ebbe inizio l’attività di Madre Teresa. Oggi Calcutta è la terza città dell’India con una popolazione che si aggira sui sedici milioni e vanta l’orgoglio di essere stata la prima città in India a possedere la Metropolitana e a stampare  un quotidiano. La città dapprima sciocca il visitatore, poi lo incanta.  La visita include il Victoria Memorial, la grandiosa opera in marmo inaugurata dal Prince of Wales nel 1921 e spesso chiamato il “Taj dei Bristish Raj”, la cattedrale di San Paolo e l’Indian Museum che ospita una delle più belle collezioni di arte indiana. 
Pernottamento in hotel.
 
27° giorno
Kolkata
Prima colazione e giornata a disposizione per  conoscere le nuove realtà della città. La  città  in bilico tra  l’inferno e la rassegnazione descritta da Lapierre  negli anni ’80 e luogo delle mirabili opere di Madre Teresa, è molto cambiata grazie a massicci interventi governativi e privati. Ha ripreso il suo antico carattere culturale lasciato da Rabindranath Tagore, poeta, filosofo, musicista e educatore, premio Nobel nel 1913 e il dinamismo imprenditoriale delle famiglie Tata e Birla. Se Mumbai è glamour grazie all’industria cinematografica, Kolkata è molto trendy per le arti e la cultura. Abbondano le librerie, le gallerie d’arte, i caffè di tendenza, gli studi di design, antiquari e le molte attività culturali.
Camera disposizione in hotel sino alla partenza per l’aeroporto.
 
28° giorno
Kolkata/ Italia
Partenza con volo di linea per l’Italia  Arrivo previsto nelle prime ore del pomeriggio.
 
 
 
IMPORTANTE: il presente programma di viaggio è indicativo e potrebbe subire delle variazioni in base all’operatività dei voli ed all’ accessibilità dei siti.
Il programma definitivo verrà riconfermato al momento della richiesta del preventivo.
           
                                                                    

Mysore e il festival di Dussehra - Karnataka ed Orissa - (Durata: 28 giorni) Cod. VL204


+ richiedi informazioni

newsletter

La tua mail

Il tuo nome

Tipologia di utente