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Bhutan ed il festival di Ura, Sikkim e West Bengala
(Durata: 20 giorni) Cod. VL404

BHUTAN - INDIA

Bhutan ed il festival di Ura, Sikkim e West Bengala

Bhutan ed il festival di Ura, Sikkim e West Bengala

Descrizione

Durata: 20 giorni

BHUTAN - INDIA

Dettagli:

Il Bhutan è l’ultimo rimasto dei regni buddhisti himalayani, uno dei luoghi più remoti e meno visitati al mondo che, da poco più di vent’anni, ha scelto di aprire i suoi confini solo ad un turismo rispettoso della sua cultura e delle sue tradizioni. Un luogo da visitare soprattutto in occasione delle grandi feste religiose (tsechu), quando i monasteri-fortezza aggrappati agli strapiombi si riempiono di pellegrini e si animano di danze. Gli tsechu sono festività tibetane che si tengono almeno una volta l’anno in ogni dzong (monastero). Al fine di acquistare meriti ogni bhutanese è tenuto ad assistere ad almeno uno teschu nel corso della sua vita. Questi festivals commemorano, attraverso danze mascherate, la vittoria del buddhismo sull’antica religione bon; le danze raccontano diversi episodi della vita del maestro tantrico Padmasambhava, venuto dall’India per evangelizzare il Tibet e fondatore della scuola religiosa Nyungmapa (berretti rossi): è questa chiesa degli antichi che sopravvive in Bhutan. Durante gli tsechu per parecchi giorni si alternano danze rituali e laiche, buffonerie di clowns e cerimonie ricche di mistica religiosità.

1° giorno: Italia/Calcutta
Partenza dall’Italia con volo di linea Calcutta. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: Calcutta
Arrivo a Calcutta previsto in mattinata e, dopo il disbrigo delle formalità d’imbarco, trasferimento in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città. La storia della città è strettamente legata alla storia della East India Company, la mitica Compagnia Inglese delle Indie e le rotte commerciali asiatiche. Ubicata sul Golfo del Bengala, il sito venne scelto nel lontano 1690 da un funzionario della Compagnia delle Indie perché ritenuto ideale per fondare una città e costruire un porto. Si chiamava in quel tempo Kalikata. Dal 1690 alla metà del 1800 si sono succeduti gli imperatori Mughal, abili Khan e Nawab, tutti impegnati a garantire ospitalità e protezione alla Corona britannica in cambio di denaro. La Corona provvede a costruire una città monumentale dotandola di strade, ponti, industrie, collegi e università (1852), teatri e giornali. La città di Calcutta diventa la città Presidenziale dell’impero britannico sino al 1911 quando la capitale viene spostata a Delhi poiché a Calcutta il movimento di indipendenza inizia a rafforzarsi e a creare problemi.
Nel 1913 nasce a Calcutta Rabindranath Tagore, filosofo, poeta, scrittore, ideatore del movimento indiano di arte moderna cui verrà conferito un premio Nobel nel 1913. Nel 1929 approda in città presso la Bengal Loreto Mission – un ordine cattolico irlandese – AGNES GOINXHA BEJA (bocciolo di rosa in albanese). Proviene dal noviziato effettuato presso la sede di Darjeeling dove ha conosciuto già una tremenda miseria. Colpita dall’immensa miseria, e malattie di questa città, inizia immediatamente a mettere in pratica il concetto di carità. Nel 1947 con il permesso dell’Arcivescovo di Calcutta fonda l’Ordine delle Missionarie della Carità indossando il sari bianco bordato di blu che contraddistinguerà l’ordine. Inizia a raccogliere, soccorrere e curare i diseredati, malati e abbandonati nelle strade e nelle immondizie istituendo un sistema logistico tutt’ora perfettamente funzionante. Diventerà famosa nel mondo con il nome di Madre Teresa di Calcutta, alla cui memoria la città è indissolubilmente legata. Le verrà conferito il premio Nobel. Carismatica, instancabile, conosce i potenti del mondo e li invita a finanziare i suoi progetti. Nel 1981 arriva in città il giornalista-scrittore francese Dominique Lapierre. Scioccato dalla miseria sorridente delle moltitudini di emarginati fonda ben presto una Associazione per soccorrere l’infanzia abbandonata. Incontra Madre Teresa, diventa il suo braccio destro, conosce James Stevens che già aveva fondato una casa per bambini lebbrosi vendendo tutti i suoi beni. Inizia così la grande opera di Dominique Lapierre che insieme alla moglie pubblica romanzi di grandissimo successo e con i proventi finanzia continuamente le numerosissime opere a favore dei diseredati. Il punto che segna l’inizio di questa grande opera di solidarietà è il Kali Mandir, antico tempio dismesso presso Kali Ghat. In questo edificio dedicato alla dea Kalì nera, che tutto distrugge per rinnovare, Madre Teresa negli anni ’50 allestisce il primo centro di raccolta dei moribondi cui viene assicurata una morte accettabile, benedicendoli nel rispetto della propria religione: l’acqua del Gange per gli Hindu, il Corano per i Musulmani e l’Olio Santo per i Cattolici. Pernottamento. In hotel.

3° giorno: Calcutta
Prima colazione, incontro con la guida e partenza per la visita a Howrah South Point. Il quartiere è contraddistinto dal Ponte sul fiume Hoogli, un ramo del Gange, a campata unica, uno dei simboli della città, notevole opera realizzata all’inizio del 1900. Vi transitano giornalmente 100 mila veicoli e un numero imprecisato di pedoni. Il ponte è la toccante immagine dei due aspetti della città: sopra il ponte la metropoli moderna, indaffarata e affollatissima, sotto il ponte i diseredati, la miseria, la malattia. Come in tutto il resto della città i due aspetti vivono in simbiosi e contribuiscono a rendere la città unica al mondo. Proseguimento per il Giardino Botanico che sorge sulle rive occidentali del fiume Hooghly coprendo un’area di 273 acri. La maggior attrazione del Giardino è una pianta gigante dell’albero baniano (banyan tree) che si dice abbia la seconda più grande chioma al mondo. Nel pomeriggio visita del Victoria Memorial, un maestoso edificio in marmo bianco proveniente dal Rajasthan che fu inaugurato nel 1921 dal Principe del Galles. La giornata si conclude con la visita dell’ Indian Museum, fondato nel 1814 da un botanico danese, Nathaniel Wallich. Il museo è stato spostato l’edificio attuale nel 1875 ed è stato aperto al pubblico nel 1878. Ospita circa 60 gallerie, composto di sei settori principali d’arte, archeologia, antropologia, l’industria, la geologia e la zoologia. Il museo ha tre piani e si estende su una superficie di 930 mq. Al termine rientro in hotel. Pernottamento in hotel.

4° giorno: Calcutta/Bagdogra (volo) /Darjeeling (100km, circa 3 ore)
Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e volo per Bagdogra (un’ora). All’arrivo, trasferimento a Darjeeling, la regina dell’Himalaya,a 2.135 m slm, una delle aree di produzione di tè più prestigiose del mondo. Ai piedi dell’Himalaya, da oltre 150 anni si producono alcuni tra i migliori tè neri del mondo. Suggeriamo una passeggiata nel bazar. Sistemazione presso l’Hotel Mayfair Resort (o similare). Pernottamento in hotel.

5° giorno: Darjeling
Sveglia di prima mattina per la visita a Tiger Hill a 2.590 m di altitudine e punto spettacolare per vedere l’alba che illumina la cima innevata del Monte Kanchenjunga (la seconda vetta più alta del mondo) e altri meravigliosi picchi himalayani. Rientro in hotel per la prima colazione ed intera giornata dedicata alla visita della città. Darjeeling è internazionalmente nota per il suo tè nero e la Ferrovia Himalayana del Darjeeling, dichiarata Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Le piantagioni di tè risalgono alla metà dell’Ottocento e sono una delle eredità inglesi. Gli imprenditori hanno sviluppato propri ibridi e originali tecniche di fermentazione delle foglie, dando origine a un tè tra i più apprezzati nel mondo, soprannominato “lo champagne dei tè”. La Ferrovia Himalayana, che collega la città con il fondovalle e le pianure resta una delle ultime ferrovie a vapore in servizio dell’India. Pernottamento in hotel.

6° giorno: Darjeeling/Pelling (Pemayangtse) - (110 km, circa 6 ore)
Prima colazione e partenza per Pelling, situata a 2.150 m slm, ai piedi dell’Himalaya,buona base di partenza per trekking ed escursionismo alpino. Pranzo al sacco. Sistemazione presso l’Hotel NorbhuGang (categoria turistica) o similare e nel pomeriggio visita al Monastero di Pemayangtse, fondato nel 1705, il più prestigioso della regione, in cui spiccano favolosi dipinti e un grande stupa in legno finemente lavorato e ottenuto da un unico pezzo di legno. Pernottamento in hotel.

7° giorno: Pelling / Gangtok (115 Km, circa 4 ore)
Prima colazione in hotel, in mattinata escursione al Monastero di Sangocholing.Nel pomeriggio partenza per Gangtok, capitale del Sikkim, piccolo stato himalayano,famoso per le orchidee e i fiori, ma anche per la forte influenza della cultura tibetana. Il tragitto si snoda lungo una strada di montagna nel cuore di un vergine territorio alpino disseminato di laghetti e cascatelle. Arrivo a Gangtok, sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento in hotel.

8° giorno: Gangtok / Rumtek / Gangtok
Prima colazione in hotel. Ed intera giornata dedicata alla visita della città iniziando dell’Istituto di Ricerca di Tibetologia, il Santuario delle Orchidee a Deorali che ospita più di 200 varietà di questi fiori affascinanti. Si prosegue con il Monastero di Enchey, lo Stupa di Do DrulChorten, uno degli stupa più sacri dello stato, con ben 108 ruote di preghiera. Nel pomeriggio escursione al monastero di Rumtek. Rientro in hotel. Pernottamento in hotel

9° giorno: Gangtok/Rangpo/Jaigaon
Dopo la prima colazione, partenza per Jaigaon, piccola località di frontiera con il Bhutan. Arrivo previsto nel pomeriggio e tempo libero a disposizione. Sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento in hotel.

10° giorno: Jaigaon/Phuentsholing/Paro
Dopo la prima colazione, partenza per Paro. Lungo il percorso sosta per la visita al monastero di Kharabandi Gompa, costruito dalla Regina Madre Ashi Phuntsho Choedron nel 1967 e circondato da un bellissimo giardino tropicale. Proseguimento per Paro attraverso paesaggi mozzafiato che si snodano lungo la grande catena himalayana, fino a raggiungere i 2.800 metri di altitudine. Nel pomeriggio, arrivo a Paro (2.200mt slm), situata al centro di una dolcissima vallata dominata dal Monte Chomolhari, in cui le risaie si alternano ai boschetti di salici. Sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento in hotel/guesthouse (3*).

11°giorno: Paro
Intera giornata dedicata alla visita di Paro. Si visita il Kyichu Lhakang, uno dei più antichi templi del Bhutan, che ospita interessanti sculture e pitture murali, il bazar e, soprattutto, il Rimpung Dzong, uno dei più grandi e importanti templi del paese la cui fondazione risale alla metà del XVII° secolo. All’interno, si possono visitare le sale cerimoniali, le scuole (con i piccoli monaci vestiti di rosso che ripetono litanie e imparano a leggere) e le cucine, sulle cui pareti affumicate si stagliano lucide brocche di rame. Pernottamento in hotel/guesthouse.

12° giorno: Paro/Thimpu
Dopo la prima colazione, partenza per Thimpu (2.400mt slm), la capitale religiosa, commerciale e politica del paese, tranquilla cittadina in cui la tradizione si fonde con la modernità. Sistemazione nelle camere riservate. Nel pomeriggio primo giro orientativo della città e del caratteristico mercato.
Pernottamento in hotel/guesthouse .

13° giorno: Thimpu
Intera giornata dedicata alla visita della città. Thimphu si apre sul fondo di una valle fertile e soleggiata a 2400 m di altezza. Su tutto domina la bianca costruzione del Tashico Dzong (“il forte della fede religiosa”), la fortezza a torrioni con tetti sovrapposti, sede amministrativa del governo del Bhutan. La visita prosegue con il grande Chorten elevato in memoria del re Jigme Dorje. Le strade commerciali sono fiancheggiate da edifici costruiti secondo l’architettura tradizionale e da una serie di negozi gestiti da mercanti tibetani dove è possibile fare interessanti acquisti sia di oggetti di artigianato che religiosi (ad esempio le lunghe trombe di ottone e rame usate durante le cerimonie). Pernottamento in hotel/guesthouse .

14° giorno: Thimpu – Phunaka - Wangduephodrang
Dopo la prima colazione, partenza per Phunaka attraversando lo spettacolare passo di Dhuchula (3.050mt slm). Arrivo a Punakha (1300m), l’antica capitale del Bhutan, ancora oggi sede del potere spirituale, il Je Khempo, che qui si trasferisce durante i mesi invernali. La cittadina è dominata dal grande Dzong, complesso di templi di varie epoche, che ospitano alcuni bellissimi mandala. A causa di incendi e terremoti, lo Dzong ha subito molti danni e sono state effettuate ricostruzioni e aggiunte all’antico tempio del 1637. La visita dell’interno dello dzong è effettuabile solo tra giugno e novembre, i mesi in cui il governo si trasferisce a Timphu. Nel pomeriggio escursione al caratteristico villaggio di Wangduephodrang (1.300mt.) situato a pochi chilometri a sud di Phunaka. Pernottamento in hotel/Guesthouse.

15° giorno: Wangdiphodrang/Jakar (Bumthang) (208Km/4 ore)
Dopo la prima colazione, partenza per Jakar attraversando il passo Pelela (3.150 mt.). Lungo il percorso sosta a Tongsa per la visita dello Dzong più importante del Buthan. Proseguimento per Bumthang attraverso caratteristici villaggi dove le donne tessono coloratissime lane per la preparazione degli yattas. Arrivo in serata e sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento in hotel/guesthouse.

16° giorno: Bumthang (Ura Tsechu Festival)
Prima colazione in hotel ed intera giornata per assistere al festival di Ura.
Il Tsechu Ura è un festival di cinque giorni che attira un gran numero di abitanti dei villaggi locali. La festa viene celebrata nel cortile del Tempio Ura Lakhang e comprende una serie di danze mascherate eseguite da monaci e laici. Come altri tsechus del Bhutan, le danze diUra Tsechu sono anche esibite in onore del Guru Rinpoche. Le feste sono una grande opportunità per immergersi nel senso della religione e del Bhutan e per vedere le persone nei loro abiti migliori che si divertono con i loro familiari e amici, per guadagnare dei meriti partecipando alla festa. Questa festa attira meno turisti rispetto a quelli Thimpu e Paro.
Possibilità di effettuare un’escursione a piedi nella suggestiva valle di Bumthang per la visita dei templi e della vita quotidiana dei villaggi locali. Nel pomeriggio, visita allo Dzong di Bayakar, costruito nel XIII sec. da Shabdrung Nawang Namgyal, il primo re religioso del paese. Al termine rientro a Bunthang.
Pernottamento in hotel/guesthouse

17° giorno: Bumthang/Phunaka (220 Km 6 ore)
Dopo la prima colazione partenza per Phunaka con arrivo previsto in serata.
Pernottamento in hotel/guesthouse

18° giorno: Phunaka/Paro (124 Km 4 ore)
Dopo la prima colazione, partenza per Paro. Lungo il percorso, sosta per la visita del Ta-Dzong, costruito nel XVII sec., antica torre di osservazione ora trasformato in un bel museo (armi, pitture, tessuti locali). Proseguimento per il Dzong di Rinpung costruito nel XVII sec. a difesa della valle contro le invasioni tibetane. Arrivo a Paro e sistemazione nelle camere riservate. Nel pomeriggio primo giro orientativo della città situata al centro di una dolcissima vallata dominata dal Monte Chomolhari, in cui le risaie si alternano ai boschetti di salici. Pernottamento in hotel/guesthouse

19° giorno: Paro/Calcutta (volo)
Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Calcutta. Arrivo previsto dopo circa un’ora di volo e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e tempo libero a disposizione.
Pernottamento in hotel.

20° giorno: Calcutta/Italia
Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia con arrivo previsto in serata.

IMPORTANTE: il presente programma di viaggio è indicativo e potrebbe subire delle variazioni in base all’operatività dei voli ed all’ accessibilità dei siti. Il programma definitivo verrà riconfermato al momento della richiesta del preventivo.

Bhutan ed il festival di Ura, Sikkim e West Bengala - (Durata: 20 giorni) Cod. VL404


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